sabato 3 dicembre 2011

tea time


{il mio chawan}
la tazza per la cerimonia del tè

Se non sapete cosa sia un chawan e volete farvene un'idea vi basterà cliccare su questo link:

Sembrano tazze sgraziate e venute male, diciamo la verità. :) In realtà sono pregiatissime e spesso hanno valori  inestimabili. Sono autentiche opere d'arte per due ragioni: 
- ciascuna di esse viene realizzata "pensando all'ospite" che la utilizzerà durante la cerimonia di offerta del tè
- il chawan è il prodotto di un processo di lavorazione affascinante e mistico, i cui risultati sono imprevedibili, il raku.

Insomma, per farvela breve nel XVI secolo il tè in Giappone divenne prezioso al punto da sviluppare intorno all'offerta di una tazza di tè una ritualità puntigliosa e rigorosa, e dato che la richiesta delle ciotole per questa cerimonia ebbe improvvisamente un'impennata ed i ceramisti non sapevano come far fronte alle comande (i forni per ceramica giapponesi erano grandi come case e si impiegavano mesi per ottenere una sfornata di "cocci"), un genio di ceramista s'inventò un metodo rapido, il raku. Come si dice, di necessità virtù. Tirò fuori da un forno di dimensioni ridotte costruito di proposito le tazze di argilla ancora roventi, color fuoco incandescente, e le buttò a raffreddare su un tappeto di foglie secche e... sorpesa! Tutti restarono incantati dai riflessi metallizzati, iridescenti e dalle impronte del fuoco rimaste impresse nell'argilla. Da allora in poi le ceramiche raku furono sempre più richieste, nonostante la forma spesso abbozzata e volutamente imperfetta, probabilmente nata dalla necessità di produrre in fretta (e senza l'uso del tornio).

Ok, tutto questo non c'entra niente con la mia tazza da tè, che è solo ispirata al chawan perchè ne riprende l'imperfezione (e non saprete mai se è così perchè così l'ho voluta o se è solo perchè non sono capace di fare di meglio :))) e la destinazione d'uso. Però mi piaceva raccontarvi questa storia perchè anch'io ho finalmente assistito alla cerimonia del... raku ed ho capito perchè seduce tanti aspiranti ceramisti e appassionati di ceramica. Ed ovviamente, dato che mai nessuno penserà di realizzare per me una tazza in cui offrirmi il tè ho pensato di farla da me. 

Il mio chawan è in terracotta smaltata ed è filettato in oro zecchino
(oh, è un momento importante quello del tè!) :)




come cambia le cose 
la luce della luna
come cambia i colori qui 
la luce della luna 
come ci rende solitari e ci tocca
come ci impastano la bocca 
queste piste di polvere 
per vent'anni o per cento 
e come cambia per poco 
una sola voce 
nel coro del vento
ci si inginocchia su questo 
sagrato immenso
dell'altipiano barocco d'oriente
per orizzonte stelle basse
oppure niente 

e non è rosa che cerchiamo 
non è rosa

e non è rosa o denaro 
e non è rosa

e non è amore o fortuna 

e non è amore 
che la fortuna è appesa al cielo
e non è amore

{queste parole sono di una bellissima canzone di Ivano Fossati}

2 commenti:

  1. Il raku nn mi è mai interessato.....ma come hai raccontato tu la nascita del raku mi ha incuriosito .....la tua chawan sarà imperfetta, come dici tu, ma ha un fascino che pochi oggetti conoscono....Ciao è sempre un piacere leggerti e vedere le tue foto .

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  2. che meraviglia non conoscevo questa storia e la trovo bellissima!!! grazie per averla condivisa.

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