mercoledì 14 aprile 2010

Margherita Martinelli


Margherita Martinelli è una giovane artista di Crema. Ho visto alcune sue tele al MiArt e sono tra le cose che mi hanno colpito di più, insieme alle bimbe di Carla Bedini*** su garza (stupore e fiaba).
Grandi abiti-gabbia... vuoti. La prigione della solitudine e l'ampiezza rotonda che allude al desiderio di accogliere in sè, al vuoto da colmare con altra presenza. Tracce, segni, conti, parole: biglietti di promemoria, progetti, sogni, aspirazioni affidate alla carta e tuttavia tracciate e cucite sulla tela con ago e filo, come si fa per qualcosa che non si vuole perdere a nessun costo e che si teme di perdere. Ho pensato alle mie mille idee e folgorazioni appuntate e schizzate velocemente su pezzi di carta conservati a lungo tra i libri, nei cassetti, in borsa, dimenticati, ritrovati e poi risultati assolutamente indecifrabili... Ne ho perso il senso, e li ho buttati via. (Mi viene sempre in mente l'epidemia del sonno a Macondo) Questo è ciò che vi ho letto io.
L'artista ha preparato la tesi su Anselm Kiefer.

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